L’unione fa la forza. Un principio ritenuto fondamentale da coloro che diedero vita alla Pro loco di Cencenighe nella seconda metà degli anni quaranta.
I primi anni
Sull’onda della generale ripresa economica che caratterizzò il secondo dopoguerra, venne a determinarsi nelle località turistiche di montagna una discreta affluenza di “forestieri” tanto da rendere necessario mettere in piedi un giusto servizio di informazioni per i turisti che soggiornavano presso i quindici affittacamere e i tre alberghi-ristoranti di Cencenighe.
Non mancava la promozione turistica rappresentata dalla pubblicazione dei primi opuscoli diretti a promuovere il turismo del paese “la cui posizione situata sulla strada agordina è particolarmente favorevole per lo sviluppo di un’attività ospitale di transito e di sosta…”.
Cencenighe garantiva i servizi indispensabili ad un paese di villeggiatura: poste, telegrafo, telefono, medico, farmacia, autorimessa con vettura a nolo, negozi di ogni genere e, per il tempo libero, la possibilità di dedicarsi alla caccia, pesca alla trota e al gioco delle bocce.
La Pro loco, per rendere più gradevole il soggiorno degli ospiti, offriva feste da ballo all’aperto nella sala del “Dopolavoro” e concerti del locale gruppo bandistico.
Si organizzavano inoltre gite ed escursioni collettive e durante la stagione invernale la “gara dele lode” (gara delle slitte da traino).
Trascorrono gli anni e Cencenighe si allarga.
Nuove case vengono edificate e, parallelamente alla richiesta, aumenta l’offerta di appartamenti da affittare durante la stagione estiva.
Si deve arrivare all’agosto 1973 per vedere costituito ufficialmente lo statuto della Pro loco che definiva le sue funzioni e lo scopo dell’associazione.
Il Nof Filò
Nel 1981 l’inaugurazione del centro turistico culturale Nof Filò, edificio nato come luogo di ritrovo dei sodalizi operanti nel comune, contribuisce a dare ulteriore impulso a molte attività organizzate dalla Pro loco.
In oltre vent’anni l’ampia sala ha ospitato le più diverse manifestazioni: antologiche (memorabili quelle organizzate insieme all’editore emiliano Agosta Tota nell’estate del 1984 e 1996 dedicate ad Antonio Ligabue; è del 1986 invece la mostra incentrata su Dino Buzzati in occasione del sessantennale della nascita), rassegne dell’artigianato locale, la mostra “L’uomo e il suo territorio – La brentàna del 1966”, quella sull’artista Gina Roma fino alla rassegna pittorica di un grande interprete della pittura del “700 Valentino Rovisi.
Da ricordare che Cencenighe è stata sede per alcuni anni dell’UNPLI provinciale tanto che nel maggio 1986 ha visto l’organizzazione del sedicesimo congresso regionale delle Pro loco venete.
Le iniziative della Pro loco
Molti sono stati gli appuntamenti organizzati dal sodalizio. tra quelli invernali la fiera di Sant’Andrea, fiera di Cencenighe per antonomasia durante la quale, in passato, venivano messi in vendita equini per la “becarìa” (preparazione di salumi), il mercatino di Natale in concomitanza con le “Vetrine d’autore” e la “Sagra de sant’Antone” (Sant’Antonio Abate) il patrono del paese ricordato il 17 gennaio con una festa che, nonostante i rigori invernali, coinvolge l’intero comune.
In estate l’appuntamento classico è quello con la “Rifa dele bande” la cui prima edizione risale al 1993.
La “Rifa” è la riproposta di giochi di una volta, una sfida fra i quattro gruppi di frazioni del paese, ripresa con nomi diversi da altri comuni della vallata.
La manifestazione è ospitata in Pineta, ampio spiazzo per i pic-nic ricavato dai volontari della Pro loco lungo la sponda destra del laghetto artificiale di Cencenighe verso la fine degli anni Settanta.
Luisa Manfroi (Tratto dal periodico “Pro loco bellunesi” – n 1 febbraio 2002)